Consigli per uscire dalla confusione mentale
La mente umana è incredibilmente complessa e processa una quantità vastissima di informazioni in modo continuativo. Queste informazioni vengono filtrate, elaborate, e poi archiviate in una rete intricata di connessioni neurali. Il “reticolo mentale” può essere visto come una mappa o una rete di tutti i pensieri, le memorie, e le connessioni che abbiamo nel nostro cervello. Questa rete è dinamica e si evolve costantemente in base alle nuove informazioni che riceviamo e alle esperienze che viviamo. Ogni persona ha un suo unico reticolo mentale che riflette la sua storia personale, le sue conoscenze, le sue credenze, e i suoi modelli di pensiero. Talvolta però questa griglia si sovraccarica e iniziano i nostri problemi.
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Pulire la griglia
Come funziona la griglia mentale?Il reticolo mentale funziona come un sistema di organizzazione che ci aiuta a elaborare e a dare senso alle informazioni che ci circondano. Quando impariamo qualcosa di nuovo o facciamo una nuova esperienza, il nostro cervello crea o rafforza le connessioni neurali. Queste connessioni formano una rete complessa che ci permette di associare idee, concetti, e ricordi tra loro.
La griglia mentale, può arrivare a un punto di sovraccarico. In un’era caratterizzata da un flusso costante e pressoché infinito di informazioni, è facile sentirsi sopraffatti. Questo sovraccarico informativo può portare a stanchezza mentale, ansia, e difficoltà nella concentrazione e nella memorizzazione. Iniziamo lentamente a perdere lucidità nelle cose che facciamo, ci stanchiamo facilmente, ogni cosa diventa un peso e non riusciamo a tenere in uno spazio recintato i pensieri e le attività secondarie che dobbiamo svolgere in altri momenti.
In pratica perdiamo lentamente il concetto di priorità e tutto rimane in vista e con un senso di urgenza, così andiamo in tilt.
Potete vedere questa fase come il riempimento di zone circoscritte del vostro armadio: all’inizio siamo ordinati, poi aumentano le informazioni e continuiamo ad inserire finché dobbiamo lasciare le ante aperte. Le “cose” iniziano a scoppiare e invadono ogni spazio di noi stessi e anche zone che dovrebbero rimanere libere.
Questo è il momento di fermarsi.
Il resetÈ ora del reset, ovvero di prendere atto che in quel modo non possiamo andare avanti nella vita e urge, una completa ristrutturazione della nostra stanza mentale.
Iniziamo a sederci e a fare una buona pratica di mindfulness che ci aiuti in questo processo. Ricominciamo a prenderci del tempo pianificando delle pause periodiche per non arrivare più in burnout.
Il burnout un termine che indica l’esaurimento da prestazione, non capita solo a persone super-impegnate, imprenditori o persone molto esigenti, ma è una fase che può succedere anche in un contesto più normale.
Ci sono tanti diversi tipi di stimoli ed esigenze e spesso mettiamo avanti a tutto, prima delle nostre priorità le esigenze degli altri.
Così facendo iniziamo a fare un processo di perdita di forza interiore. Non avendo dei punti di forza, dei reticoli privati in cui possiamo rigenerarci, tutta la griglia crolla perché non è sostenuta più da nulla.
Decidiamo consapevolmente di ridare priorità verso di noi, creiamo spazi interiori privati che possiamo popolare di immagini che ci aiutano, come un posto speciale, un viaggio, dei simboli. Queste immagini interiori poi si svilupperanno in spazi privati anche esteriori che ci permetteranno di vivere meglio. L’idea di popolare questo nuovo reticolo con immagini di forza e simboli positivi è particolarmente potente. Possiamo influenzare attivamente la nostra mente e il nostro benessere scegliendo consapevolmente quali “abitanti” vogliamo nel nostro spazio mentale. Questo è un bell’esempio di come il lavoro interiore possa avere un impatto concreto sulla nostra realtà esterna.
Crea una nuova griglia mentale!! Nel video allegato, trovi una meditazione guidata che ti aiuta a farlo.
I consigli finaliNel video puoi trovare un esempio di come utilizzare tecniche di rilassamento, visualizzazione e respirazione per creare spazio mentale, ridurre lo stress e favorire un senso di pace interiore. Queste tecniche non solo aiutano a rafforzare la nostra resilienza mentale ma anche a costruire una struttura interna più stabile e capace di gestire meglio le sfide quotidiane.
Tieni traccia dei benefici di questa pratica. Monitorare i cambiamenti nel nostro benessere emotivo e mentale può non solo fornirci un feedback prezioso sull’efficacia delle tecniche utilizzate ma anche motivarci a continuare su questo percorso di crescita personale.
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Ricercatrice dello Spirito, Channeler ed Esperta in Pranoterapia.
Amo Insegnare, formare operatori, divulgare, scrivere e viaggiare.
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