PRANA: Recuperare vitalità

prana donna con energia vitale

Le cose che ci fanno perdere vitalità e come evitarle

Il Prana è, prima di tutto, vitalità. È un nutrimento sottile, invisibile, ma fondamentale. Un flusso che ci rende vivi, che ci sostiene a livello energetico. Possiamo vederlo come un carburante primario: qualcosa che ci mantiene in equilibrio e in salute.

Ma cosa succede quando questo flusso si interrompe?

Puoi approfondire gratuitamente nel triplo formato video, audio e scritto che trovi scorrendo questa pagina.

Recuperare la vitalità

Lasciare aperta la porta

Lasciare la porta aperta…

Il Prana entra nel corpo umano in modo naturale, ma a volte, senza che ce ne accorgiamo, questo flusso rallenta o si blocca. Di solito ce ne rendiamo conto solo dopo, quando iniziamo a non sentirci più bene. Se però siamo abbastanza sensibili, possiamo percepirlo prima e intervenire.

Cosa possiamo fare in questi casi? Possiamo imparare a recuperare il Prana, a farlo tornare a fluire, e soprattutto a capire dove si è bloccato. La chiave è proprio la consapevolezza. Quando impariamo a essere sensibili ai cambiamenti del nostro campo energetico, riusciamo a prevenire molti squilibri.

Di solito, finché stiamo bene, non ci facciamo troppe domande. Ma è proprio quando tutto va bene che dobbiamo restare attenti, continuare a monitorare il nostro flusso pranico.

A volte, ci sono cause nascoste che riducono questo flusso senza che ce ne accorgiamo. Un esempio? L’eccessiva apertura verso gli altri.

Aiutare gli altri

Aiutare gli altri

Uno dei primi motivi per cui perdiamo energia è proprio quando lasciamo entrare troppo gli altri nel nostro spazio interiore. È come se lasciassimo la porta di casa aperta. E così, chi entra, può inconsapevolmente portar via parte della nostra energia.

Attenzione: non sto dicendo che aiutare gli altri sia sbagliato, anzi. Ma se siamo molto empatici e non abbiamo ancora imparato a proteggerci, rischiamo di assorbire i problemi altrui, fino a sentirci svuotati. Tornare a casa stanchi, demotivati, tristi… è un segnale da non ignorare.

Questo vale soprattutto per chi lavora a stretto contatto con le persone. Se sei una persona empatica, probabilmente hai già una predisposizione naturale alla pranoterapia… anche se magari ancora non lo sai.

Mi è successo anche a me: quando ho iniziato a praticare pranoterapia, volevo aiutare tutti, con tutta me stessa. Ma non sapevo ancora come preservare il mio Prana. Così, spesso, tornavo a casa esausta. Solo quando ho imparato a mantenere un livello alto di Prana personale, ho iniziato a lavorare in modo equilibrato, senza svuotarmi.

Per questo è importante imparare a creare una sorta di “cuscinetto di salvezza” energetico, che ti permette di aiutare senza perdere energia.

Consigli finali

Quindi ecco, tre consigli pratici da portare a casa oggi:

  • Se vuoi approfondire davvero questi temi, ti consiglio un libro che cambierà il modo di vedere il Prana: Prana Secret. Lo trovi su Amazon. È molto apprezzato ed è una guida completa alla pranoterapia.
  • Inizia ad accorgerti dei momenti in cui ti senti scarico dopo aver parlato o interagito con qualcuno. Se prima stavi bene e dopo no, è successo qualcosa. Rifletti su quel momento.
  • Se invece vuoi approfondire il mondo del prana, dell’etere e dell’astrale, ti invitiamo al nostro Open Day di fine mese, un evento gratuito. Ci sono solo 7 posti. Puoi iscriverti da qui alla serata gratuita: link

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