Il pendolino nella cristalloterapia eterica

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L’uso del pendolino nell’ambito olistico

Oggi ci concentriamo su un argomento affascinante e molto discusso nel campo della cristalloterapia: il pendolino.
Perché usarlo e come funziona?

Puoi approfondire gratuitamente nel triplo formato video, audio e scritto che trovi scorrendo questa pagina.

Cos’è il pendolino

Come funziona il pendolino

Il pendolino, per chi non lo conoscesse, è uno strumento costituito generalmente da un cristallo appeso a una cordicella. È utilizzato per rilevare e armonizzare le energie del corpo eterico e dei chakra. Sebbene molti associno il pendolino alla radiestesia, è anche un valido strumento nella cristalloterapia eterica.

Ma perché si utilizza il pendolino? E come funziona? Vediamo di approfondire questi aspetti.

In cristalloterapia, il pendolino è impiegato principalmente per diagnosticare e riequilibrare le energie del corpo eterico. I cristalli, infatti, sono in grado di ancorare frequenze che aiutano a risincronizzare il corpo eterico della persona. Quando usiamo il pendolino, possiamo determinare con precisione dove collocare i cristalli e quali circuiti energetici trattare.
Il pendolino agisce come una sorta di “misuratore” energetico. Attraverso il suo movimento, possiamo rilevare lo stato del tessuto eterico: se è scarico, se presenta lacerazioni, o se ci sono nodi energetici da sciogliere. Il pendolino diventa un’estensione della nostra percezione, permettendoci di “vedere” ciò che ancora non siamo in grado di percepire con il terzo occhio.

Diagnosi e trattamento

Durante una sessione di cristalloterapia, il pendolino può essere usato per analizzare i vari chakra. Ad esempio, se un chakra è debole o bloccato, il movimento del pendolino ci indicherà questa condizione. Oltre alla diagnosi, il pendolino può anche essere utilizzato per trattare specifiche aree energetiche, facilitando e accelerando il processo di guarigione. È interessante notare che il pendolino trova applicazione anche nella radiestesia, una disciplina che utilizza strumenti simili per rilevare energie sotterranee o altre forme di energia. Le tecniche della cristalloterapia e della radiestesia possono sovrapporsi e integrarsi, offrendo un approccio olistico e completo.

Dalla mia esperienza, posso dire che l’uso del pendolino richiede pratica e pazienza. All’inizio, molti possono sentirsi scoraggiati se il pendolino non si muove o se non risponde come previsto. Tuttavia, con il tempo e l’allenamento, si sviluppa una connessione più profonda e una maggiore sensibilità verso le energie sottili.

Vi consiglio di iniziare con esercizi semplici, come tenere il pendolino sopra un disegno del corpo umano e chiedergli di indicare i punti energeticamente più carichi o scarichi. Man mano che acquisterete confidenza, potrete passare a diagnosi e trattamenti più complessi.

Consigli finali

Spero che questa panoramica sul pendolino vi abbia dato una comprensione più chiara di come utilizzarlo nella cristalloterapia eterica. Se volete approfondire ulteriormente, vi invito a partecipare al nostro Open Day su Studi Pranici, dove potrete fare domande ed entrare nel mondo eterico. Puoi iscriverti qui: link

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