I defunti sono ancora vivi e più vicini di quanto credi
Oggi continuiamo con il nostro appuntamento con i dialoghi con persone che non hanno più un corpo fisico ma desiderano mettersi in contatto con chi soffre per una perdita di un caro.
Puoi approfondire gratuitamente nel triplo formato video, audio e scritto che trovi scorrendo questa pagina.
Il dialogo avvenuto con i defunti
Il canaleOggi, come sempre, ci concentriamo sull’ascolto di quelle anime che non sono più con noi fisicamente ma che continuano a osservare e interagire con noi. Iniziamo subito a metterci in connessione con loro, per sentire cosa hanno da dirci e per rispondere alle richieste di chi è rimasto e sta aspettando un messaggio.
Prima di entrare nel vivo, è importante ricordare che questi momenti di connessione non solo aiutano chi ha perso un caro, ma servono anche per dare supporto energetico a quelle anime che sono ancora in difficoltà nel loro percorso. Questo lavoro è fondamentale per noi medium, anche se può risultare impegnativo e a volte pesante, poiché ci troviamo a condividere anche i malesseri delle anime con cui ci connettiamo. Tuttavia, è altrettanto importante mantenere un equilibrio, chiudendo il contatto quando non stiamo lavorando, per evitare di essere sopraffatti dalle energie degli altri.
Oggi risponderemo a una domanda che ci viene fatta spesso: siamo sempre in contatto con il mondo dei defunti? La risposta è no. Apriamo e chiudiamo il contatto quando necessario, per garantire il nostro benessere e quello delle anime con cui lavoriamo, tenere il contatto aperto non è una buona pratica e rischia di creare dei disagi energetici al medium incaricato del contatto.
DialogoOra, iniziamo a ricevere i messaggi. Il primo messaggio arriva da Stefano, un giovane pompiere di circa 30-35 anni che ha perso la vita in un incendio. Stefano ci mostra immagini di un crollo e si manifesta con una forte sensazione di bruciato. Ci racconta che era molto allegro, un trascinatore nel suo gruppo di amici, e che la sua morte improvvisa ha lasciato un grande vuoto. Vuole che i suoi cari sappiano che l’allegria che lo caratterizzava non è andata persa e che continua a vivere questa gioia anche nell’aldilà.
Il prossimo contatto riguarda due anime: un ragazzo adolescente, Enrico, morto a circa 17 anni, e un uomo anziano con problemi di amnesia e Alzheimer. Enrico era vittima di bullismo e continua a cercare risposte sul perché di tanto dolore. È importante che comprenda che il rispetto per sé stesso è fondamentale e che deve imparare a dire di no e a difendersi.
Infine, l’uomo anziano, che dava fastidio a una ragazza adolescente, è stato circoscritto per evitare ulteriori disagi. Cercheremo di aiutarlo a trovare la sua strada e la sua pace.
Consigli finaliConcludiamo oggi con un pensiero di amore e luce per queste anime e per tutti coloro che cercano conforto e risposte.
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Ricercatrice dello Spirito, Channeler ed Esperta in Pranoterapia.
Amo Insegnare, formare operatori, divulgare, scrivere e viaggiare.
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